Le aziende tech si stanno organizzando per riaprire i loro uffici
Le aziende tech sono senza dubbio quelle che si sono trovate meno a disagio dovendo affrontare temi come lo smart working, ma il lavoro agile, spesso fatto da casa, ha anche dei limiti e molte compagnie anche se altamente tecnologiche si sono trovare con il passare del tempo un po’ in difficoltà. Ora diverse aziende pensano al ritorno dei lavoratori in sede, non sarà un processo semplice e veloce, ma il desiderio di tornare in ufficio aumenta, da più parti.
Da Facebook a Uber, alcune delle più note aziende della Silicon Valley, un tempo paladine dello smart working, ora si stanno preparando per riaprire gli uffici, tornando a modalità di lavoro in presenza, decisamente più tradizionali. Aziende come Microsoft, almeno per ora, lasciano la scelta di tornare in ufficio ai lavoratori e in ogni caso prevedono un 80% di lavoro da remoto. Cisco e Intel si preparano per la riapertura nei mesi estivi (probabilmente a luglio), Google ha invece comunicato come data per il rientro in ufficio dei suoi dipendenti il mese di settembre 2021.
La pandemia ha cambiato profondamente il modo di vivere e lavorare delle persone e senza dubbio il percorso intrapreso non prevede di poter tornare sui propri passi, qualunque sia l’evoluzione a cui assisteremo sul piano sanitario. Siamo stati testimoni, nell’ultimo anno, di una autentica rivoluzione culturale e sociale, ancor più che tecnologica e colossi come Facebook prevedono un ricorso al lavoro da remoto che si stima nel 2030 potrà arrivare fino al 50%. Nessuno è però pronto a cancellare il lavoro in presenza.
Va anche fatto notare come il numero dei lavori che vogliono tornare in ufficio stia salendo di pari passo con l’avanzamento della campagna vaccinale. Prima delle vaccinazioni solo il 20% voleva tornare in ufficio, percentuale che ora sale al 70% e oltre. A molti senza dubbio manca il rapporto con i colleghi, perfino quelli più antipatici. Relazionarsi con il filtro di uno schermo non è la stessa cosa, inutile negarlo.
Aziende tech e futuro del lavoro agile
Il lavoro agile, quasi sicuramente rappresenta il futuro dell’impiego. Non solo per le aziende che operano nel settore tecnologico, ma per molte altre. L’emergenza Covid ha accelerato un processo che era già stato avviato da tempo. Oggi la tecnologia permette nuove modalità di lavoro e di collaborazione che richiedono sempre meno la presenza fisica di uno o più individui nello stesso luogo. Il trend inevitabilmente continuerà. Oggi è normale per le aziende avere collaboratori che lavorano da remoto, sempre più spesso questa scelta verrà fatta anche per i dipendenti. Le nuove modalità di lavoro aprono però a diverse sfide che vanno tenute in debita considerazione.
La produttività, la socialità, la creazione di un team affiatato, saranno in molti casi più complessi quando si lavorerà stando fisicamente lontani, ma molte aziende tech stanno lavorando su nuove piattaforme che attraverso soluzioni innovative, come quelle basate sulla realtà virtuale e su quella aumentata, potranno consentire ai lavoratori di godere al massimo della flessibilità dei nuovi approcci al lavoro, senza dover rimpiangere troppo i punti di forza delle modalità più tradizionali.